Malvaldi Marco - 2014 - La famiglia Tortilla by Malvaldi Marco

Malvaldi Marco - 2014 - La famiglia Tortilla by Malvaldi Marco

autore:Malvaldi Marco [Malvaldi Marco]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: General, Literary Collections, Essays, Cooking, Regional & Ethnic, Mettiamolo subito in chiaro: io, i mercati, li detesto. In modo gerarchico, ma li detesto. Quando ero piccolo, a volte i miei mi portavano al mercato ortofrutticolo, il che significava che il piccolo Malvaldi veniva scortato in un magazzino buio, parcheggiato in un canto pieno di pallets (allora si chiamavano ancora pancali) e dimenticato lì mentre i miei caricavano la macchina di cassette di spinaci, broccoli e patate in quantità sufficiente per un assedio. Non paghi di ciò, invariabilmente nel corso del tragitto mio padre o mia madre trovavano modo di notare qualche camioncino lungo la strada che vendeva mozzarella fresca (nel senso che tre settimane prima era fresca) o scamorza affumicata (dal sapore, presumo utilizzassero i copertoni), e arricchivano ulteriormente il carico di roba ingiovibile. Dopodiché si tornava a casa, giusto in tempo per scoprire che la puntata di Goldrake era appena finita. Io, li detesto. Tranne uno.
ISBN: 9788859204480
Google: s12_ngEACAAJ
Amazon: 8859204488
editore: EDT
pubblicato: 2014-01-01T23:00:00+00:00


Cibo da strada

«Oggi», dice Samantha, «dovrei fare un po' di regalucci».

A me si stringe il cuore.

"Un po' di regalucci" significa vagare per le vie di larghezza variabile intorno alle Ramblas, tenendo in assetto precario una ventina di pacchi&sacchi che cadono o perdono la loro configurazione di equilibrio ogni trenta secondi. Il tutto mentre il figliolo ti sbalatriccola tra le gambe, ridendo.

E, soprattutto, significa meno tempo per andare a pranzo.

Da vero professionista, faccio presente questo punto alla mia consorte, la quale non fa una piega. Mangeremo qualcosa di veloce per strada, taglia corto, compulsando il proprio Elenchino dei Posti dove Comprare Assolutamente Qualcosa. Un panino, o roba del genere. Del resto devi fare una guida; vuoi non parlare del cibo da strada?

Il cibo da strada, a Barcellona, non è così popolare come si potrebbe pensare: i catalani, al momento in cui hanno fame (cioè, apparentemente, sempre) preferiscono di gran lunga sedersi su uno di quegli sgabelli progettati personalmente da Torquemada di cui si parlava prima, e concedersi un giro di tapas piuttosto che camminare con il loro passatempo da mascella ben stretto in una mano. Del resto, come ho sentito dire da una ragazza, una delle raccomandazioni classiche della nonna spagnola sostiene che se ti fai vedere a mangiare per strada, non troverai mai marito. Ciononostante, anche qui è possibile trovare dell'ottimo cibo da strada, principalmente se non esclusivamente sotto forma di bocadillo. Ovvero, il caro vecchio panino.

Qui, a Barcellona, le tappe obbligatorie sono due.

Se siete vicino al Barri Gotìc, fareste un grave errore a non andare al Bo de B. L'indirizzo sarebbe Carrer de la Fustella, e precisamente al numero 14, ma tanto lo riconoscerete facilmente: è il posto con la fila fuori. Un po' perché dentro non c'è spazio (i tavolini sono tre o quattro, di dimensioni risibili), un po' perché il panino di questo posto è venerabile. Una volta fatto l'inevitabile quarto d'ora di fila, dal bancone si può scegliere tra vari tipi di carne con cui riempire il panino: la carne (pollo, manzo, salmone) vi aspetta lì, sotto marinatura, e vi viene cotta davanti agli occhi mentre una simpatica signorina in bandana vi chiede cos'altro volete per riempire il panino. Se siete dei veri troiai, come me, approfittate della incredibile perizia con cui la ragazza impila e assesta i vari condimenti per mettercene almeno due, e per finire - tocco di classe - quando vi chiedono «che salsa?» rispondete «tutte»: la loro combinazione è strepitosa, non solo cromaticamente. Se siete vegetariani, non preoccupatevi: per voi al posto della carne c'è la frittata. Se siete vegani non preoccupatevi, la quantità di legumi e verdure è pressoché completa. Se siete al livello 5 (non mangiate niente che proietti ombra, come l'amico di Lisa Simpson in Lisa l'ecologista) avete dei grossi problemi che, credetemi, una semplice vacanza a Barcellona non può colmare. Ah, dimenticavo: il panino costa 4 euro, e contiene una quantità di calorie in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di un piccolo condominio per un mesetto. Unica pecca, a parte il casino: non si vendono alcolici.



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